Percorrere l’Appia Antica in bicicletta è un’esperienza unica da fare a Roma, soprattutto per coloro che amano le attività all’aperto tra natura e archeologia.
Nell'articolo:
Cos’è l’Appia Antica
Conosciuta come Regina Viarum, la via Appia Antica è un’arteria stradale costruita nel 312 a.C. per collegare Roma con i nuovi territori conquistati a sud della penisola. Il suo prolungamento fino a Brindisi nel 190 a.C. permise di ampliare le rotte commerciali verso la Grecia e l’Oriente.
Oggi è una fondamentale testimonianza dell’alto livello ingegneristico raggiunto dagli antichi romani. Tuttavia di tutto il tragitto rimangono intatti solo pochi segmenti. I primi 16 chilometri, tra Roma, Ciampino e Marino, sono il tratto meglio conservato, lungo i quali si susseguono aree archeologiche e aree verdi.

Il Parco dell’Appia Antica
Grazie alla fondazione del Parco Regionale dell’Appia Antica negli anni Ottanta e all’intervento delle istituzioni pubbliche che hanno bloccato abusivismo edilizio e la dispersione del patrimonio archeologico, oggi è possibile esplorare questo territorio tranquillamente in bicicletta. Pedalando tra sentieri e basolato antico ci si immerge in uno spaccato di agro romano che ancora resiste al caos e al traffico cittadino.
Il Parco dell’Appia Antica si presenta come un’area verde che da sud est si incunea verso il centro di Roma. L’area protetta comprende, oltre al rettilinio della via Appia, anche aree limitrofe: la Valle della Caffarella, il Parco degli Acquedotti, Tor Fiscale, la Tenuta di Tor Marancia, il Parco delle Tombe di via Latina, il Santuario del Divino Amore.
Al suo interno, quindi, non c’è solamente l’antica strada principale, ma anche una serie di rilevanze archeologiche e storiche di diverso tipo e diversa datazione. La bicicletta è il mezzo ideale per percorrere il più possibile il parco, che ha un’estensione complessiva di oltre 4.000 ettari, ma alcune soste sono d’obbligo.
Appia Antica: cosa vedere
Pedalare lungo l’Appia Antica vuol dire pedalare nella storia, toccando la Roma pagana e la Roma cristiana. Dalle Catacombe di San Callisto e San Sebastiano, si prosegue fino alla Villa Imperiale di Massenzio. Qui è possibile visitare il Mausoleo di Romolo, figlio dell’imperatore, e i resti del circo.
Proseguendo si raggiunge il monumento simbolo dell’Appia Antica: il grande Mausoleo di Cecilia Metella, trasformato nel medioevo nel Castrum Caetani, con la piccola chiesetta di San Nicola. La sosta a Villa Capo di Bove permette non solamente di vedere i resti dell’impianto termale di II secolo appartenuto a Erode Attico, ma è anche un punto ristoro con fontanella dell’acqua e servizi igienici.
Più ci si allontana dal centro città, più l’atmosfera diventa bucolica. La pedalata potrebbe essere interrotta da pecore al pascolo o da qualcuno a cavallo. Al civico 251 si trova l’ingresso alla grande Villa dei Quintili, una delle ville più lussuose di età imperiale. Fu proprietà prima dei fratelli Quintili, senatori romani, poi dell’imperatore Commodo, il quale si appropriò della villa dopo aver fatto uccidere i due fratelli.
Tutto il percorso è costellato di resti di sepolture antiche che ci ricordano l’usanza dei romani di seppellire lungo le vie consolari, fuori dalle mura.
Dove affitare le bici nel Parco dell’Appia Antica
In tutto il Parco dell’Appia Antica ci sono diversi punti di noleggio bici:
- Centro Servizi Appia Antica, in via Appia Antica 60, vicino alla sede dell’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica
- Casa del Parco Vigna Cardinali nella Valle della Caffarella, in largo Tacchi Venturi
- Appia Antica Caffè, in via Appia Antica 175, vicino al Mausoleo di Cecilia Metella
- Torre del Fiscale, punto di noleggio Bike & Go, in Vicolo dell’Acquedotto Felice
I costi per il noleggio bici variano dai 3 ai 4 euro l’ora. Presso il Centro Servizi Appia Antica, al numero civico 60, è possibile noleggiare anche bici a pedalata assistita a 6 euro l’ora.
👉 In alternativa, puoi consultare i noleggi disponibili su BikesBooking.
Appia Antica in bicicletta: i percorsi
Ci sono vari percorsi possibili da fare in bicicletta lungo l’Appia Antica. Il rettilineo dell’Appia Antica, il Parco degli Acquedotti e il Parco della Caffarella sono itinerari molto piacevoli in grado di incontrare i diversi gusti di cicloturisti e ciclisti urbani, tra natura e archeologia.
Rettilineo e Parco degli Acquedotti
Per chi preferisce fare soste da dedicare ai siti archeologici, consiglio il percorso lungo il rettilinio dell’Appia Antica. Partendo dal Centro Servizi o dall’Appia Antica Caffè, si può arrivare in bicicletta fino a Santa Maria delle Mole. Qui il sentiero sterrato si alterna al basolato romano, per cui in alcuni punti bisogna rallentare o scendere dalla bicicletta.
Svoltando su via Appia Pignatelli, vicino alla Villa dei Quintili, si può raggiungere il Parco degli Acquedotti. Se si sceglie questa deviazione bisogna fare molta attenzione all’attraversamento della via Appia Nuova, dove il traffico cittadino non da tregua. Si prosegue si via Appio Claudio finché non si vedono i monumentali archi degli antichi acquedotti.

Parco della Caffarella in bici
Per coloro invece che preferiscono percorsi più naturalistici la Valle della Caffarella potrebbe essere più indicata. Si tratta di un polmone verde tra le antiche via Appia e via Latina, sorto nella valle che circonda il fiume Almone. Allontanandosi dalla parte più antropizzata del parco, si entra nei sentieri sterrati che in alcuni punti sono completamente immersi nella vegetazione.
La Caffarella è anche un luogo dove storia e leggenda si mescolano: il Ninfeo di Egeria e il Bosco Sacro sono legati al leggendario legame tra il re Numa Pompilio e la Ninfa Egeria, mentre il Tempio di Annia Regilla è la testimonianza di un femminicidio avvenuto in età imperiale. Se amate formaggi come ricotta e pecorino, al Casale della Vaccareccia potete trovare prodotti di ottima qualità a km 0.
Nei dintorni di Roma, oltre all’Appia Antica, puoi percorre in bicicletta anche il Sentiero Pasolini, una via ciclabile che va verso il mare.