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Bici di cartone Cardboard Bike

Cardboard Bike, la bici di cartone da $ 20 che non è mai stata prodotta

di Paola Bertoni

Dopo la triste storia di IKEA Sladda, vi racconto di Cardboard Bike, una bicicletta in cartone che poteva rivoluzionare il mercato e invece non è mai entrata in produzione. Il progetto era decisamente originale e interessante: si trattava infatti di una bicicletta costruita interamente in cartone e pneumatici riciclati che sarebbe costata al consumatore finale solo una ventina di dollari!

Troppo bello per essere vero, e infatti la sua storia è passata da Fortune e The Economist al dimenticatoio nel giro di qualche anno. Ho cercato di capire se Izhar Gafni, il padre di questo progetto, lo stava magari riproponendo con un altro nome, ma non ho trovato nessuna sua notizia e persino il sito di Cardboard Technologies era sparito.

Le biciclette di cartone, da prototipi a idee d’impresa

Se non abbiamo ancora visto una bicicletta di cartone su strada è perché tutti i progetti nati fino a oggi sono rimasti solo prototipi. Una bicicletta viene considerata di cartone quando è composta interamente o per la maggior parte da cartone, lo stesso materiale del cartone da imballaggio per dirlo in modo semplice.

Le biciclette di cartone, se dovessero davvero venire prodotte, sarebbero davvero vantaggiose sia per il prezzo basso che per l’ambiente, essendo composte da materiale riciclato e a sua volta rinnovabile.

Il primo prototipo di bici in cartone è quello creato da Phil Bridge nel 2008 durante il suo corso di laurea in Product design alla Sheffield Hallam University. La sua idea era quella di produrre una bicicletta dal costo così basso da scoraggiarne il furto. Evidentemente Phil non è mai stato in Italia dove rubano pure bici di valore irrisorio. Il cuore del suo progetto era la struttura in cartone Hexacomb, ma il suo prototipo durava solo sei mesi se utilizzato in modo costante, mentre i meccanismi di trasmissione, freni e pneumatici erano quelli di una bicicletta tradizionale.

Il secondo e ultimo prototipo è invece proprio quello di Izhar Gafni, un ingegnere meccanico israeliano appassionato di ciclismo. In questo progetto tutti i componenti della bicicletta, telaio, ruote, manubrio e sella compresi, erano composti da fogli di cartone piegati e incollati tra loro. Per lanciare la produzione in serie della sua bicicletta di cartone, chiamata Cardboard Bike, Izhar si era quindi rivolto a un incubatore di impresa israeliano e a una raccolta fondi su Indiegogo.

Il lancio e il ritiro della Cardboard bike su Indiegogo

Il progetto della bicicletta di cartone fu presentato su Indiegogo nel 2013 quando era ancora un prototipo, ma la campagna venne interrotta dalla stessa Cardboard Technologies, l’azienda che avrebbe dovuto produrla, perché si erano resi conto di non essere in grado di produrla su scala industriale.

I partecipanti al crowdfunding vennero rimborsati e la Cardboard Technologies tenne un profilo basso, molto basso, per diverso tempo. In pratica andò tutto a rotoli perché la copertura mediatica della Cardboard bike era stata esagerata, tra riviste prestigiose e presentazione al Summit dell’innovazione sociale dell’ONU, quando in realtà Izhar e soci stavano ancora perfezionando il loro progetto!

Il ritorno e la nuova sparizione della bicicletta di cartone

Cinque anni dopo, nel 2018, la Cardboard Technologies sembrava pronta a produrre non più una bici in cartone da adulti, bensì una bici senza pedali per bambini. Il motivo per produrre una bicicletta come Draisienne, ma in cartone, era la minore durata di utilizzo e un prezzo più conveniente (!).

Nimrod Elmish, il socio di Izhar Gafni, aveva dichiarato in un’intervista che la produzione della bici senza pedali sarebbe iniziata a marzo 2018 in Israele, con circa 500.000 biciclette già prenotate da fornitori all’ingrosso. In più aveva pubblicizzato la prossima produzione di una sedia a rotelle in cartone prima della tanto attesa bicicletta in cartone per adulti.

E ancora, sempre secondo le interviste rilasciate da Nimrod Elish – a questo punto di Izhar Gafni non ne sappiamo più nulla – la Cardboard Technologies avrebbe anche dovuto delocalizzarsi in tutto il mondo per produrre e vendere biciclette in cartone a un costo irrisorio anche alle persone non in grado di acquistare una bicicletta tradizionale. Peccato che il loro sito www.cardboardtech.com sia del tutto sparito (ultimo controllo agosto 2020)!

Izhar Gafni con la sua bici di cartone
Il progettista Izhar Gafni con la sua bici di cartone

Un’idea rivoluzionaria che si è scontrata con l’economia di mercato

Mentre scrivevo questo articolo continuavo a chiedermi che fine avesse fatto Izhar Gafni, se fosse stato truffato dai suoi soci, se qualcuno fosse fuggito con la cassa, perché davvero non me lo spiegavo come un progetto così bello avesse potuto fallire in modo così plateale. Alla mia richiesta di contatto la Cardboard Technologies ha risposto che stanno lavorando al progetto e non rilasciano interviste così ho pure chiesto a un amico israeliano se riusciva a trovare notizie più recenti.

Le uniche informazioni in rete sulla bicicletta di cartone e sulla Cardboard Technologies sono però solo quelle dei media internazionali. Niente blog del progettista, niente rumors. Di Izhar Gafni sappiamo solo che voleva produrre una bicicletta ecologica e economica in materiale riciclato che non costasse più di venti dollari.

La struttura della Cardboard Bike originaria era infatti basata su carta tagliata e piegata in modo da farle sostenere di pesi importanti e resistere nel tempo. In più anche i componenti in plastica avrebbero dovuto venire realizzati a partire da gomma, bottiglie e altri rifiuti riciclati. Bello per gli amanti del design, bello per il prezzo, bello per l’ambiente.

Prima di finire su Fortune, The Economist e Summit vari, la bicicletta di cartone era solo un progetto casalingo di Izhar Gafni, con il primo prototipo prodotto nella sua casa-laboratorio a Moshav Ahituv, sulla costa settentrionale di Israele vicino a Hadera. Cosa sarà successo nel frattempo alla Cardboard Bike e ai sogni di Izhar Gafni? Se trovi notizie più recenti ti chiedo di segnalarmele, mi piacerebbe davvero scrivere un lieto fine a questa storia!

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