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Cartello a Chiusa San Michele, in provincia di Torino, che segnala la Ciclostrada Segreta del Diacono Martino

Cosa vedere lungo la Ciclostrada Segreta del Diacono Martino

di Paola Bertoni

Durante una passeggiata in bicicletta in Valle di Susa mi sono imbattuta nella Ciclostrada Segreta del Diacono Martino. In questo articolo puoi scoprire cosa vedere lungo questo percorso, per scegliere quale tratto percorrere per iniziare.

Il percorso della Ciclostrada Segreta del Diacono Martino

In Valle di Susa si trova un percorso ciclabile molto facile da percorrere fino a Susa, anche senza allenamento. Alcuni tratti infatti hanno un dislivello davvero minimo, mentre le strade non esclusivamente ciclabili hanno quasi sempre poco traffico.

Questo percorso ricalca in parte la variante della Via Francigena che porta alla Sacra di San Michele, ma viene indicato dalla segnaletica stradale anche come Ciclostrada Segreta del Diacono Martino.

Un tratto della pista ciclabile che costeggia la montagna tra Sant'Ambrogio di Torino e Chiusa San Michele
Un tratto della pista ciclabile che costeggia la montagna tra Sant’Ambrogio di Torino e Chiusa San Michele

Purtroppo su internet non ho trovato nessuna indicazione ufficiale riguardante la Ciclostrada. Pare però che l’intero percorso parta da Rivoli e arrivi fino a Novalesa (o Moncenisio), passando per Susa, e segua piste ciclabili e strade secondarie.

Conoscevo comunque l’itinerario da molto prima che venisse rebrandizzato come Ciclostrada Segreta del Diacono Martino o promossa come variante della Via Francigena perché ho abitato in Valle di Susa per diversi anni.

Se hai informazioni attendibili da segnalare su dove effettivamente inizia e finisce indicamele nei commenti. Per scrivere questo articolo mi sono basata sulle informazioni che ho trovato in rete e la parte della pista ciclabile che ho percorso.

Cosa vedere lungo la Ciclostrada Segreta del Diacono Martino, da Rivoli a Moncenisio

Considerando l’itinerario completo che puoi trovare in rete, puoi incontrare diverse attrazioni interessanti lungo il percorso. All’inizio del tuo percorso puoi visitare il Castello Reale che ospita il Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli. Proseguendo verso Susa incontrerai l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, tipico esempio di architettura medievale piemontese.

Il Castello di Rivoli in provincia di Torino che ospita il Museo di Arte Contemporanea
Il Castello di Rivoli in provincia di Torino che ospita il Museo di Arte Contemporanea

Raggiunta Avigliana puoi scegliere se visitare il borgo medievale, famoso perché il Villaggio Medievale del Parco del Valentino di Torino sfoggia la copia di uno dei suoi edifici storici, o immergerti nella natura. I due laghi di Avigliana infatti fanno parte di un’area protetta molto bella da scoprire in bicicletta.

Uscendo dal paese puoi invece incontrare un esempio interessante di architettura industriale, con i resti della fabbrica Dinamitificio Nobel, attiva nel periodo bellico. Già da Avigliana puoi comunque distinguere la Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, sulla cima del monte Pirchiriano. Pedalando fino a Susa troverai piccoli borghi, ognuno dei quali ha la propria fontana e chiesa parrocchiale al centro del paese.

Cosa vedere a Susa

Susa è la cittadina più importante che incontrerai dopo Rivoli, lungo la pista ciclabile. Sovrastata da Castello fiancheggiato da due torri di origine romana offre uno scorcio unico nella storia del territorio. Sono infatti presenti diversi monumenti romani come l’Arco di Augusto e dell’Acquedotto delle Terme Graziane.

Arco dell'Acquedotto Romano delle Terme Graziane a Susa, foto Città di Susa
Arco dell’Acquedotto Romano delle Terme Graziane a Susa, foto Città di Susa

La ciclostrada dopo Susa

Da Susa il percorso inizia a salire e non è più facile, ma richiede una mountain bike a pedalata assistita o tanta (troppa) fatica. Tra le attrazioni locali c’è l’Abbazia di Novalesa, risalente al 726, ma ristrutturata in stile barocco.

La fine del percorso della Ciclostrada Segreta del Diacono Martino è il Comune di Moncenisio, il più piccolo Comune del Piemonte e tra i più piccoli d’Italia. Non è strano vedere ciclisti ultrasportivi arrampicarsi per queste strade, fino a raggiungere la Francia.

Ciclostrada Segreta del Diacono Martino: informazioni utili

La Ciclostrada è ben segnalata lungo tutto il suo percorso. Nel centro dei paesi attraversati non è più pista ciclabile, ma diventa una strada a tutti gli effetti, generalmente poco trafficata. Quasi tutti i paesi attraversati hanno una fontana di acqua potabile di fronte alla chiesa parrocchiale.

Se non arrivi direttamente in sella alla tua bicicletta, la Valle di Susa è collegata con Torino da ferrovia e autostrada. Per questo motivo è molto facile raggiungere uno qualsiasi dei paesi attraversati, parcheggiare all’inizio del paese o scendere dal treno e proseguire in bici.

Paola Bertoni lungo la Ciclostrada Segreta del Diacono Martino, nel tratto tra Sant'Ambrogio di Torino e Chiusa San Michele
Selfie di rito lungo la Ciclostrada Segreta del Diacono Martino, nel tratto tra Sant’Ambrogio di Torino e Chiusa San Michele

Perché percorrere la Ciclostrada Segreta del Diacono Martino

Tralasciando l’ultimo tratto montano dopo Susa, quello più difficile da percorrere e adatto solo ai più esperti, pedalare lungo la Ciclostrada Segreta del Diacono Martino in bicicletta può farti conoscere un territorio vicino al capoluogo piemontese, ma ancora poco conosciuto.

Ti consiglio di partire da Avigliana per pedalare solo nei tratti più pianeggianti e scoprire tesori storici e golose specialità locali della Valle di Susa. La tua pedalata in bicicletta infatti può trasformarsi nella scusa perfetta per gustare canestrelli e paste di meliga, oppure portare a casa una focaccia di Susa come souvenir.

Spero che la Ciclostrada Segreta del Diacono Martino ti abbia ispirato nuove pedalate e gite fuori porta, scrivimi nei commenti se conoscevi già questo itinerario.

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2 commenti

Roby 22/11/2022 - 09:28

Ciao Paola, sono contento di fare la tua conoscenza, mi chiamo Roberto e ti contatto da Torino.
Domenica 20 novembre ho fatto un giretto a Sant’Ambrogio di Torino in occasione della festa patronale di San Giovanni Vincenzo. Successivamente ho percorso la Ciclopista Segreta del Diacono Martino sino a Chiusa di San Michele (da qui ho raggiunto Bennale tramite i sentieri di montagna, amando queste escursioni).
Ebbene ti ringrazio per avermi tolto la curiosità su questo percorso che ti sembrerà strano ma non conoscevo.
La tua esposizione è perfetta ma non mi hai tolto dei dubbi: perché è intitola al Diacono Martino e chi era costui? Inoltre quando scrivi di ciò che si incontra puoi anche inserire (ma questo è un mio giudizio) la Ferrata nei pressi del Lago dei camosci percorrendo la quale si giunge sino al monumento simbolo del Piemonte…sul percorso vi è anche il “ponte tibetano”…che ne dici?

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Paola Bertoni 22/11/2022 - 20:37

Ciao Roberto, piacere di conoscerti! La via ferrata la cito sull’articolo dedicato alla Sacra di San Michele sul mio blog di viaggi principale perché ho immaginato che per molti lettori fosse già sufficiente l’escursione in bicicletta. Sicuramente i tuoi consigli sono un ottimo spunto per nuove gite fuori porta la prossima primavera e chissà che non nascano articoli dedicati!

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