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In bici per Copenhagen, foto Copenhagen Cycle Chic

Il decalogo per essere sempre Cycle Chic

di Paola Bertoni

Uno dei temi di Girly Bike è quello di condividere la moda in bicicletta, che siano caschi, vestiti adatti a pedalare o accessori, secondo i principi del movimento Cycle Chic, nato nel 2007 da un’idea di Mikael Colville-Andersen, esperto di mobilità urbana e CEO di Copenhagenize Design Company.

Cycle Chic è oggi un marchio registrato, ma è nato dalle foto dei ciclisti di Copenaghen pubblicate sul blog di Mikael, Copenaghen Cycle Chic. All’epoca non esistevano fashion blog che contemplassero l’uso della bicicletta così Mikael coniò il termine “cycle chic” per descrivere i ciclisti urbani che pedalavano con abiti normali o alla moda, in contrasto con i ciclisti sportivi.

In bici per Padova, foto Italian Cycle Chic
In bici per Padova, foto Italian Cycle Chic

Nel suo momento di massima popolarità il movimento Cycle Chic contava più di 250 blog affiliati in tutto il mondo. Oggi molti non sono più attivi, altri invece si sono riuniti sotto l’ombrello di The Cycle Chic Republic, ma tutti ci hanno lasciato in eredità l’idea di poter pedalare con stile in ogni città.

Il manifesto Cycle Chic, valido tutt’ora, riassumeva infatti l’idea di mettere lo stile in primo piano quando si andava in bicicletta, in contrapposizione al ciclismo sportivo, tutto tessuti tecnici e niente eleganza. Se oggi ci sono diversi marchi che propongono caschi da bici colorati o abbigliamento da donna pensato per andare in bici, è grazie anche al movimento Cycle Chic.

Elegantissima mamma con i tacchi alla guida di una triobike, foto Copenhagen Cycle Chic
Elegantissima mamma con i tacchi alla guida di una triobike, foto Copenhagen Cycle Chic

Il decalogo dell’eleganza nel manifesto Cycle Chic

I princìpi del manifesto Cycle Chic sono:

  • Scelgo di pedalare con stile e, ad ogni occasione, sceglierò lo stile alla velocità
  • Abbraccio la mia responsabilità di contribuire visivamente a un paesaggio urbano esteticamente più gradevole
  • Sono consapevole che la mia semplice presenza nel paesaggio urbano ispirerà altre persone ad andare in bicicletta, senza venire etichettato come “attivista della bicicletta”
  • Pedalerò con grazia, eleganza e dignità
  • Sceglierò una bicicletta che rispecchi la mia personalità e il mio stile
  • Considererò la mia bicicletta come un mezzo di trasporto e un semplice supplemento al mio stile personale
  • Cercherò di garantire che il valore totale dei miei vestiti superi sempre quello della mia bicicletta.
  • Sceglierò gli accessori per la mia bicicletta secondo le regole del ciclismo urbano e aggiungerò, quando possibile, una catena, un cavalletto, una protezione per la gonna, un parafanghi, una campana e un cestino.
  • Rispetterò il codice della strada
  • Mi asterrò dall’indossare e possedere qualsiasi forma di “abbigliamento da ciclismo”

Potete scoprire qualcosa di più sulla storia e sulle regole del movimento Cycle Chic grazie ai bellissimi libri di Mikael Colville-Andersen, oppure seguendo i blog ancora attivi.

Tu sei una ciclista urbana cycle chic oppure pedali per tenerti in forma e non ti importa nulla di lasciare o meno una scia di eleganza? Anche se sono più da pantaloncini corti e vestiti comodi che da abitini a ruota, per me il manifesto Cycle Chic resta sempre una guida fondamentale ogni volta che salgo in sella. Alla fine per essere chic in bici dobbiamo solo trovare il nostro stile su due ruote!

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