La pista ciclabile del Sile attraversa un tratto orientale del Veneto, all’interno dell’area protetta del Parco naturale regionale del fiume Sile. È un percorso pianeggiante che comprende diversi tipi di ambienti: dalla città, alla campagna, al mare. Sono 52 chilometri che, costeggiando il fiume, collegano la città di Treviso alla località balneare di Jesolo: la strada è in gran parte sterrata, ma tranquillamente percorribile con una city bike, ben segnalata ed adatta a tutti.
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Il percorso della Ciclabile del Sile
Si può partire anche prima di Treviso, ossia tra Casacorba di Vedelago e Torreselle di Piombino Dese: qui si vedono le risorgive ed i corsi minori da cui il Sile ha origine. Oltrepassando Treviso, si attraversano alcuni centri come Casale sul Sile, Quarto d’Altino e Portegrandi. In quest’ultimo originariamente sfociava il fiume, finché la Serenissima non deviò il corso per farlo sfociare nel Mare Adriatico presso il lido di Jesolo. Da Portegrandi a Caposile, la campagna cede il posto ad una bellissima vista sulla laguna di Venezia. Proseguendo e percorrendo anche un breve tratto su strada urbana si giunge a Jesolo Paese. Di qui manca poco a vedere finalmente il mare.

Da Treviso a Casale sul Sile
Non avendo sufficiente allenamento per percorrere l’intera ciclabile in un giorno, ho effettuato il tratto da Treviso a Casale sul Sile, per poco meno di 30 chilometri tra andata e ritorno. Essendo zone di campagna, è consigliabile escludere il periodo estivo per evitare il caldo afoso. A Treviso si può lasciare l’auto in un parcheggio gratuito vicino all’ospedale, in via Marchesan.
In pochi minuti in bici si giunge in via dell’Alzaia, dove inizia la restera: questa via lungo gli argini del fiume veniva usata in passato dai barcaioli e dai buoi per trainare i burci, pesanti imbarcazioni a fondo piatto tipiche della Pianura Padana. Nel fine settimana si incontra molta gente sia in bici che a piedi, quindi occorre procedere con attenzione, ma ciò consente allo stesso tempo di rilassarsi e godersi il panorama.
A Casier lungo una restera
La restera conduce fuori dal vivace e frenetico centro città, fino a giungere in breve tempo a Casier. Vi sono due varianti, una più breve ed una un po’ più lunga: quest’ultima si snoda lungo un ramo secondario del fiume, il Sil morto, in mezzo ad una ricca vegetazione.
In prossimità di Casier si attraversa una passerella in legno, portando la bici a mano, da cui si vede il suggestivo cimitero dei burci. In questo tratto del fiume affiorano i resti delle imbarcazioni non più utilizzate dopo l’abbandono del trasporto fluviale negli anni Settanta.

Cosa vedere a Casier
Nel grazioso centro di Casier si può fare una pausa in caffetteria nella piazza centrale che si affaccia sul fiume. Il territorio offre anche alcuni spunti culturali. Nella piazza di Casier domina la chiesa di San Teonisto, sorta nella metà del Settecento sui resti di un antico monastero, da cui prende il nome.
All’interno si trova la Pala dei Titolari SS. Teonisto, Tabra e Tabrata, opera di pregio del pittore trevigiano Bartolomeo Orioli. Lungo il tratto da Casier a Casale sul Sile si ammirano inoltre delle ville molto eleganti, come Villa Barbaro: la sua costruzione risale al Quattrocento e la facciata principale, con gli archi a tutto sesto e la quadrifora, richiama gli edifici veneziani.
A mio avviso è un percorso rilassante, che consente di godersi un bel panorama. Al ritorno, se non si è stanchi, si può approfittare per una passeggiata in centro a Treviso tra i negozi o una sosta in uno dei numerosi locali per uno spritz.