Alcuni avvenimenti catturano l’attenzione con brevità e potenza, mentre altri cambiano le vicende di un Paese in modo importante un passo alla volta, con grande discrezione. Il marchio Biciclette Legnano rientra pienamente nella seconda descrizione perché ha lasciato la sua impronta in modo indelebile, affermandosi senza imporsi. In questo articolo puoi scoprire perché il marchio Legnano è stato ed è tuttora così importante in Italia.
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La storia italiana delle Biciclette Legnano
Agli inizi del Novecento, quando la piccola borghesia si è affacciata sulla scena sociale, sono nate nuove richieste a livello produttivo. Immaginati vero boom delle industrie, grazie all’aumento dei redditi. Proprio in questo scenario nascono le prime aziende metalmeccaniche per produrre auto e biciclette.
Nel 1902 a Legnano nacque la Wolsit Officine Legnanesi Automobili per la fabbricazione di automobili e simili. Se ti stai chiedendo cosa c’entrano le auto con le biciclette, considera che a quel tempo non era così strano affiancare motori e pedalate.
Mentre la rete stradale italiana cominciava a espandersi, non tutti potevano ancora permettersi un’automobile. La bicicletta divenne quindi il mezzo di locomozione che legava tutte le fasce sociali. Gli spostamenti di svago e lavoro avvenivano in bici.
Tra i fondatori della Wolsit Officine Legnanesi Automobili, che poi diventerà solo più Legnano e produrrà esclusivamente biciclette, ci sono Franco Tosi e John Davenport Siddeley. Quest’ultimo era famoso per aver attraversato la Gran Bretagna con una bicicletta autocostruita solo qualche anno prima. Competenze ingegneristiche e meccaniche si univano quindi per la produzione delle biciclette.

Il successo di Legnano Bici
Con un quantitativo pari a 25.000 biciclette nel solo primo anno di produzione, le biciclette Legnano vengono accolte a braccia aperte. La storia del marchio passa anche dai modelli iconici come quelli inforcati da Gino Bartali durante i suoi leggendari Giri d’Italia.
Nonostante alcuni momenti difficili, come le parentesi delle due guerre mondiali che ne sospesero la produzione, la prima liquidazione e la morte di Emilio Bazzi che più di tutti ha considerato l’azienda come una seconda famiglia, Legnano ha continuato a produrre biciclette e a esportarle in tutto il mondo.

La crisi del marchio Legnano
Se in ogni storia c’è un confine che segna un prima e un dopo, è difficile comprendere quale sia stato questo punto per il marchio Biciclette Legnano. All’inizio degli anni Settanta aumentarono le difficoltà di gestione aziendale e, dopo solo una decina di anni dalla sua inaugurazione, lo stabilimento di Legnano dovette chiudere.
Ad oggi il marchio Legnano si limita alla progettazione di biciclette, dando in licenza la produzione ad altre fabbriche. Oggi il marchio Legnano viene prodotto in licenza dal gruppo Cicli Esperia, ma il rinnovato interesse per i mezzi di locomozione ecologici può suscitare un nuovo interesse per questo brand storico di alta qualità.
Perché scegliere una bicicletta Legnano
La bicicletta è un mezzo economico, salutare e adatto a qualsiasi fascia di età. Non sorprende che sia il primo vero veicolo che ti abbiano insegnato a condurre! Le due ruote non necessitano di nessuna patente, sono abbastanza veloci ma soprattutto perfette per aggirare il traffico e diminuire i tempi di percorso.
Un altro motivo per affidarti alla bici è l’ingente aumento del costo del carburante, portando a un abbattimento della spesa mensile con buona pace di assicurazioni, bolli e spese folli dal meccanico. Infine, mai sottovalutare la questione ambientale perché la bicicletta oltre a essere bella è anche buona, capace di azzerare le emissioni di gas inquinanti e dare un notevole contributo alla lotta contro l’inquinamento.
Le biciclette di Legnano hanno fatto la storia dello sport del ciclismo, ma hanno contribuito a insegnarci la bellezza dell’andare in bicicletta. Insomma, se ti piace lo stile delle biciclette Legnano, muoviti il più possibile con la bici di questo storico marchio italiano e lascia l’automobile in garage!