Una delle ultime tendenze nel settore ciclismo è il bikepacking, una modalità alternativa per il trasporto dei bagagli. Fino a oggi, per praticare cicloturismo, le borse per i bagagli si agganciavano ai lati della bicicletta durante i viaggi. Con il bikepacking invece non cambia solo il modo in cui si carica la bicicletta, l’avventura diventa il filo conduttore del percorso.
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Differenze tra bikepacking e cicloturismo
Il bikepacking all’estero è già una realtà, specialmente negli USA che sono i pionieri di questo modo di fare i bagagli. In Italia sta cominciando a farsi largo soprattutto grazie alle numerose manifestazioni che ne diffondono il messaggio, una tra tutte la Tuscany Trail.
La principale differenza tra il modo in cui si preparano i bagagli, tra bikepacking e bagagli da cicloturismo, è la partizione delle borse: in verticale anziché in orizzontale. In questo modo la bici diventa più agile e comoda nelle lunghe pedalate on the road e nei percorsi sterrati lontani dalla civiltà. Lo spiega bene il libro Viaggiare in bicicletta. Ciclismo d’avventura, bikepacking e turismo fuoristrada da usare come guida per questo tipo di viaggi.
Il bikepacking infatti è la soluzione migliore per viaggi avventurosi nella natura selvaggia, con pochi indumenti e solo una tenda per ripararsi, ma anche per le lunghe pedalate su asfalto in viaggi minimalisti. Al contrario, il cicloturismo è l’opzione ideale per i turisti che vogliono una vacanza ecologica, muoversi nelle città su due ruote e trasportare lo stretto necessario nei bagagli che solitamente vengono fissati sui portapacchi laterali.

Qual è l’attrezzatura per il bikepacking
Per fare bikepacking a regola d’arte è necessario l’utilizzo di borsoni specifici che non vanno a incidere sulla sagoma della bicicletta. In questo caso le borse infatti vengono applicate al telaio della bicicletta. Tra i vari modelli tra cui scegliere non può mancare la borsa da agganciare al manubrio con una capacità di circa 20 litri. Qui vengono solitamente riposti i bagagli più voluminosi come sacchi a pelo e indumenti di ricambio.
Le borse da agganciare sotto la sella mediante fibbie e fasce regolabili hanno la stessa capacità e permettono di suddividere meglio il carico. Un altro elemento importante è la borsa da telaio, disponibile in misure variabili a seconda della tipologia di bici. Per questo modello infatti è fondamentale controllare la lunghezza disponibile e la compatibilità con la propria bicicletta. Viene utilizzata in genere per il trasporto delle borracce e di attrezzatura pesante che necessita di maggiore supporto. Infine ci sono i borselli, dalle dimensioni più contenute, in cui poter inserire kit di primo soccorso, magliette, accessori e quant’altro.
Esempi di borse da bikepacking
Quanto costa l’attrezzatura per il bikepacking
In linea generale, le borse per il bikepacking non hanno un costo non eccessivo. Chiunque può formare il proprio set da bikepacking con facilità a seconda del viaggio da intraprendere. Come per l’attrezzatura da cicloturismo conviene sempre non puntare sulla linea più economica ma di prediligere la qualità: borse in materiale idrorepellente, con cuciture resistenti e che possano resistere anche agli utilizzi più intensi e alle giornate di pioggia.
Conoscevi già il bikepacking come alternativa alle classiche borse da cicloturismo? Raccontaci nei commenti la tua esperienza!